10 aprile 2025 - 20:07
Source: IQNA
La scomparsa dell'identità islamicandella moschea di Ukasha da parte dei sionisti

La Moschea 'Ukasha' (o 'Okasha), situata nella zona ovest di Gerusalemme, nel quartiere di Al-Musrara, è un monumento islamico di grande valore storico e religioso

La Moschea 'Ukasha' (o 'Okasha), situata nella zona ovest di Gerusalemme, nel quartiere di Al-Musrara, è un monumento islamico di grande valore storico e religioso.

Secondo Al Jazeera, la moschea prende il nome da 'Ukasha ibn Mihsan, un compagno del profeta Maometto (pace su di lui), che si dice abbia partecipato alla conquista di Gerusalemme nel VII secolo. Secondo la tradizione, fu sepolto in questa moschea.

L'edificio attuale risale al tardo periodo ottomano, nel XIX secolo, e si trova vicino alla Cupola di Qaymariyya, un altro luogo sacro musulmano dove sono sepolti i martiri dei periodi ayyubide e mamelucco.

Dall'occupazione di Gerusalemme Ovest nel 1948, la moschea Ukasha è stata sottoposta a una serie di attacchi e modifiche volti a cancellarne l'identità islamica.

Già nel 1929, durante la rivolta di al-Buraq, la moschea venne profanata da gruppi sionisti: i Corani vennero vandalizzati, gli oggetti religiosi rubati e l'imam aggredito. Nel 1987, i lavori comunali distrussero diverse tombe nei dintorni del sito. Dopo decenni di chiusura, le autorità israeliane hanno vietato la chiamata alla preghiera e hanno trasformato lo spazio in un magazzino comunale.

Dal 2024, nel pieno dell'offensiva contro Gaza, gruppi estremisti ebraici hanno intensificato le incursioni nella moschea. Installarono arredi religiosi ebraici, candelabri per l'Hanukkah, scaffali pieni di libri e ribattezzarono il sito "Tomba di Beniamino, figlio di Giacobbe".

Sulle pareti sono state incise iscrizioni ebraiche e oggi vi si svolgono regolarmente cerimonie religiose ebraiche. Inoltre, alcune tombe musulmane furono distrutte, mentre all'interno del complesso fu ricostruita una tomba ebraica fittizia.

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